Domande frequenti

La norma CEI 0-21 stabilisce distinzioni tra impianti con potenza fino a 800W. Se la potenza non supera i 350W (come nel caso di Flash 350), il sistema è considerato Plug & Play: può essere collegato direttamente a una presa elettrica dedicata, previa semplice comunicazione al gestore della rete. 

Sì, in Italia sono disponibili varie forme di agevolazione e contributi per l’acquisto o l’estensione di impianti fotovoltaici. In molti casi, anche le Regioni prevedono sovvenzioni specifiche per i sistemi Plug & Play. Per il 2025 l’incentivo statale prevede una deduzione al 50% in caso di installazione nella prima casa e al 36% nel caso di installazione in una seconda casa.

Un sistema Plug & Play è pronto all’uso e può essere messo in funzione semplicemente collegandolo a una presa. Grazie all’inverter integrato, l’energia prodotta viene subito resa disponibile per l’abitazione.

Il sistema è pensato per l’installazione su balconi dotati di ringhiera. La versione Flash Spark è adatta a corrimano larghi fino a 84 mm, mentre il modello Flash Smart è compatibile con sezioni fino a 70 mm.

Secondo le normative vigenti, ogni utenza elettrica può essere associata a un solo impianto fotovoltaico, che sia di tipo Plug & Play, mini impianto o impianto tradizionale.

Il collegamento deve avvenire tramite una presa elettrica  da 230V con due poli e terra (2P+T), su linea dedicata. È vietato l’uso di ciabatte o adattatori multipli. L’impianto elettrico deve essere conforme alle normative vigenti.

No, in caso di interruzione della corrente, Flash si disconnette automaticamente dalla rete per motivi di sicurezza.

Gli elettrodomestici collegati alla rete di casa utilizziamo in via prioritaria l’energia prodotta da Flash: l’impianto è già predisposto. Quando l’energia prodotta non basta, la richiesta viene soddisfatta dalla dalla rete elettrica tradizionale. Il contatore registra solo il consumo effettivo dalla rete, consentendo un risparmio generato dall’uso dell’elettricità autoprodotta.

Sì, i moduli fotovoltaici non sfruttano solo la luce diretta del sole, ma anche quella diffusa. Di conseguenza, anche in giornate nuvolose riescono comunque a generare energia, seppur in misura ridotta rispetto a condizioni di pieno sole.

Hai qualche altro dubbio?

Per qualsiasi dubbio o chiarimento puoi contattarci lasciando un messaggio nel form. Rispondiamo appena possibile.

Torna in alto